Vittorio Vallarino Gancia è morto all’età di 90 anni. Ha condotto la storica azienda di famiglia fondata nel 1850 dal bisnonno Carlo a Canelli, famosa in tutto il mondo per la produzione di spumante. L’imprenditore, protagonista di un sequestro lampo da parte delle Brigate Rosse, nel 1975, era Cavaliere del lavoro.
Vittorio Vallarino Gancia, classe 1932, aveva compiuto novant’anni lo scorso 28 ottobre. Per l’azienda di famiglia, la piemontese Gancia, ha rappresentato la quarta generazione. Lascia la moglie Rosalba e due figli, Massimiliano e Lamberto. Tra i primi ad esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa di Gancia è il presidente di Unione italiana Vini, Lamberto Frescobaldi, insieme al segretario generale Paolo Castelletti e tutto il consiglio nazionale.
Così in una nota: «Unione italiana Vini piange la scomparsa di Vittorio Vallarino Gancia, grande produttore di vino e presidente di Uiv dal 1995 al 2001. Il suo impegno per la nostra associazione è stato da esempio. Uomo di visione, ha senza dubbio contribuito, con passione e costanza, a far crescere il nostro settore».
VALLARINO GANCIA TRA I FONDATORI DEL CONSORZIO ALTA LANGA
Vittorio Vallarino Gancia fu inoltre tra i primi a credere nel Metodo Classico piemontese. Con lui Gianfranco Caci e Pier Filippo Cugnasco per la Cinzano, Alberto Contratto per la Contratto, Alessandro Abbruzzese e Livio Testa per Fontanafredda, Giorgio Giusiana per la Martini & Rossi, Ottavio Riccadonna per Riccadonna e Giuseppina Viglierchio per Vini Banfitra. Negli anni Novanta il gruppo di produttori illuminati creò “Tradizione Spumante” da cui sarebbe nata, anni dopo, la denominazione Alta Langa.
«Per il Consorzio Alta Langa – commenta l’ente piemontese – Vittorio Vallarino Gancia è stato un insostiuibile ispiratore e un grande sostenitore: tutti i produttori, di ieri, di oggi e di domani, devono molto alla sua figura e alla sua azione. Le più sentite condoglianze da parte del Consorzio vanno alla moglie Rosalba Borello e ai figli».
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.